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25 novembre, Giornata Internazionale contro la Violenza alle Donne


L'amministrazione comunale di Montecalvo in Foglia aderisce alla giornata mondiale contro la violenza alle donne. Nel fare ciò condivide a pieno le parole espresse nel 1993 dall'allora Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, il quale all'interno della "Dichiarazione sull'eliminazione della violenza contro le donne" afferma: "La violenza contro le donne è forse la violazione dei diritti umani più vergognosa. Essa non conosce confini né geografia, cultura o ricchezza. Fin tanto che continuerà, non potremo pretendere di aver compiuto dei reali progressi verso l’uguaglianza, lo sviluppo e la pace"

In Italia una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni, nella sua vita è stata vittima della violenza di un uomo. Secondo i dati dell'Istat, sono 6,743 milioni le donne che hanno subito nel corso della propria vita violenza fisica e sessuale, tre milioni quelle che hanno subito aggressioni durante una relazione o dopo averla troncata. Si tratta di violenze domestiche soprattutto a danno di mogli e fidanzate: 8 donne su 10 malmenate, ustionate o minacciate con armi hanno subito le aggressioni in casa. Un milione di donne hanno subito uno stupro o un tentato stupro. A ottenere con la forza rapporti sessuali è il partner il 70% delle volte e in questo caso lo stupro è reiterato. Il 6,6% delle donne ha subito una violenza sessuale prima dei 16 anni, e più della metà di loro (il 53%) non lo ha mai confidato a nessuno. Gli autori sono degli sconosciuti una volta su quattro, nello stesso numero di casi sono parenti (soprattutto zii e padri) e conoscenti.

Per fare uscire dal silenzio questa drammatica situazione si celebra il 25 novembre, la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita con la risoluzione n. 54/134 dalle Nazioni Unite nel 1999 al fine di sensibilizzare governi, istituzioni e società civile. L'Onu ha scelto questo giorno per commemorare la tragica vicenda delle tre sorelle Mirabal violentate, pugnalate e strangolate il 25 novembre del 1960, per ordine del dittatore Trujillo.

Molte le manifestazioni previste nel nostro paese a partire dal corteo nazionale che si terrà a Roma il 28 novembre alle 14 da Piazza della Repubblica fino a Piazza San Giovanni.

Una indagine condotta dall'istat, sulla base regionale, ha evidenziato che nelle Marche il 34,4% delle intervistate ha subito violenza nel corso della vita e che il 16,4% l'ha subita all'interno delle mura domestiche. E' difficile per una donna parlare della violaenza subita perchè:

  • ha paura che possa essere messa a repentaglio la propria sicurezza e dei figli;
  • ha paura di provare vergogna e subire umiliazioni,e spesso si crede responsabile;
  • può provare sentimenti di protezione nei confronti del patner e nutrire la speranza di un suo cambiamento;
  • è una situazione di dipendenza economica dall'autore della violenza e prova un senso di impotenza rispetto alla possibilità di trovare risorse efficaci per cambiare la situazione.


USCIRE DALLA VIOLENZA SI PUO'


Se sei una donna che subisce violenza devi sapere che i rappresentanti delle Forze dell'Ordine, le operatrici e gli operatori dei Servizi Sociali, sono le princiapali figure alle quali tipuoi rivolgere. Se conosci una donna che subisce violenza o se hai dei sospetti puoi rivolgerti alle forze dell'Ordine. Rivolgendoti ai servizi sociali dell'Amministrazione Comunale il martedì mattina troverai innanzitutto accoglienza ed ascolto e l'Assistente Sociale presente provvederà a darti informazioni e a decidere assieme a te ad un invio ai servizi consultoriali  territorialmente competenti o al Centro Antiviolenza Provinciale " Parla con noi " che ha come scopo la lotta , la prevenzione e l'assistenza delle donne vittime di violenza.

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